Famiglia: Ecco le spese per l’istruzione dei figli che si possono detrarre
“Studiare, non è solo un piacere, ma sta diventando un vero e proprio lusso.”
Sono tantissime le spese che una famiglia deve sopportare durante l’anno scolastico per l‘istruzione dei figli; ebbene, con la nuova manovra 2018, è possibile usufruire delle detrazioni per le spese scolastiche, che vanno dall’asilo all’università.
Per dette spese, la detrazione è pari al 19%.
Seguendo lo schema riportato dal Sole 24 Ore, la detrazione al 19% delle spese riguarda:
A) le rette di asili nido pubblici e privati, le spese per le cosiddette “sezioni primavera”
(in tal senso il limite è comunque di 632 euro per ciascun figlio!).
B) Spese d’istruzione per:
le scuole materne, elementari, medie e superiori (statali, paritarie private e degli enti locali) comprensivo dei costi per la mensa e per i servizi scolastici integrativi, oltre gite scolastiche, l’assicurazione della scuola e i contributi relativi all’ampliamento dell’offerta formativa deliberati dagli organi d’istituto.
(I limiti a studente per il bonus si calcolano su un importo massimo di:
-717 euro per l’anno 2017,
-786 euro per il 2018 e 800 euro a partire dal 2019.
C) Strumenti musicali:
Per l’acquisto di strumenti musicali nuovi c’è il contributo una tantum del 65% sul prezzo finale (massimo 2.500 euro) e riguarda gli studenti iscritti ai licei musicali e ai corsi preaccademici.
D) Università, Master, dottorati e specializzazioni
La detrazione per le spese di istruzione universitaria sempre al 19% riguarda anche gli studenti che sono andati all’estero, il calcolo si fa in base alle tasse di immatricolazione e di iscrizione, ed ovviamente su quelle per gli esami di profitto e di laurea, comprensive delle somme utilizzate per fare i test preliminari.
Nessun limite di spesa per gli atenei statali.
In caso di università privata (o telematica riconosciuta), il limite su cui calcolare lo sconto è stabilito annualmente da un decreto del Miur, che tiene conto degli importi medi di tasse e contributi dovuti agli atenei del Paese.
Detrazione del 19% anche per le spese sostenute per frequentare corsi post universitari di specializzazione e di perfezionamento di università pubbliche e private, italiane o straniere, o master gestiti da istituti universitari.
(Il limite di spesa agevolata è stabilito ogni anno dal ministero competente).
E) Canoni d’affitto fuori sede
La detrazione del 19% si applica ai contratti di ospitalità, agli atti di assegnazione o locazione stipulati con enti per il diritto allo studio, università e collegi universitari riconosciuti
(su un importo massimo di 2.633 euro).
È applicabile: agli studenti fuori sede, residenti ad almeno 100 chilometri di distanza dal comune in cui si trova l’ateneo.
Il limite scende a 50 km per i periodi d’imposta 2017 e 2018, solo per gli studenti che risiedono in zone montane o disagiate.