Diritto Assicurativo:
Novità colpo di frusta!
Continuano le sentenze della Corte di Cassazione a sottolineare come, in caso di sinistro stradale, sia necessario l’accertamento clinico strumentale, per provvedere al pagamento delle lesioni subite.Nonostante i freni ribaditi dalla legge annuale sulla concorrenza del 2017, che vogliono escludere, per la prova delle lesioni di lieve entità, l’accertamento clinico strumentale, gli ermellini si sono pronunciati, di recente, in merito, con sentenza numero 1272/2018, affermando che, “è errato imporre sempre l’accertamento clinico strumentale per i danni micropermanenti, ma in taluni casi, …esso è l’unico mezzo per fornire la prova rigorosa richiesta dalla legge…..però, per il colpo di frusta tale accertamento risulta generalmente decisivo”.In altre parole, per le lesioni micropermanenti, l’unica che necessità di ulteriore certificazione medico-strumentale è il colpo di frusta. Per i giudici, quel che conta è che la patologia lamentata sia accertata in maniera rigorosa dal medico legale, chiamato a stabilire se la lesione sussiste e quale percentuale sia ad essa ricollegabile.Il ctu (consulente tecnico d’ufficio nominato dal giudice in corso di giudizio), non può limitarsi a dichiararla accertata “sulla base del dato puro e semplice – e in sostanza non verificabile – del dolore più o meno accentuato che il danneggiato riferisca”.
Pertanto, si è giunti alla conclusione che, il dolore lamentato da colpo di frusta, debba essere “scientificamente documentato e giuridicamente ineccepibile” quindi, l’accertamento clinico strumentale risulta essere lo strumento decisivo a tal fine.